Papa Francesco sull'invio di armi all'Ucraina: "Difendersi è lecito"
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Papa Francesco sull’invio di armi all’Ucraina: “Difendersi è lecito”

Papa Francesco

Durante il viaggio di ritorno dal Kazakistan, papa Francesco ha rilasciato un’intervista di 45 minuti ai giornalisti.

Mentre tornava dal suo viaggio in Kazakistan, papa Francesco ha parlato con i giornalisti per 45 minuti, prendendo posizione in merito alla questione del conflitto tra Russia e Ucraina e della politica italiana. Ha anche parlato dell’eutanasia, pronunciandosi fortemente contrario: “Uccidere non è umano”.

Il “no” sul suicidio assistito

Secondo il pontefice è difficile trovare chi “non si mette in gioco per interessi”. Per quanto riguarda l’eutanasia, diritto per anni combattuto da persone affette da gravi patologie, il pontefice si è dichiarato fortemente contrario.

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“Uccidere non è umano. Punto. Se tu uccidi con motivazioni, alla fine ucciderai sempre di più. Uccidere lasciamolo alle bestie”. Sono queste le parole del pontefice in merito al suicidio assistito. Papa Francesco si è recato per tre giorni in Kazakistan per partecipare alla sessione finale del settimo Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, tenutosi nella capitale Nur-Sultan. Nella giornata di ieri il pontefice ha fatto rientro in Italia.

Il conflitto Russia-Ucraina

Secondo papa Francesco, la scelta di inviare armi all’Ucraina è “una decisione politica, che può essere morale, cioè moralmente accettata se si fa con le condizioni di moralità”. Ha anche aggiunto che comunque, la decisione di fornire aiuti militari all’Ucraina, può “essere immorale se viene fatta con l’intenzione di provocare più guerra, o di vendere le armi o scartare quelle che a me non servono più. La motivazione è quella che in gran parte qualifica la moralità di questo atto”.

Secondo papa Francesco, per l’Ucraina “difendersi è non solo lecito, è anche un’espressione di amore alla patria. Chi non si difende, chi non difende qualcosa non la ama. Invece chi difende ama”. Il pontefice continua spiegando che è “difficile capire il dialogo con gli Stati che hanno incominciato la guerra, e sembra che il primo passo sia stato dato da lì, da quella parte. È difficile, ma non dobbiamo scartarlo. Dare l’opportunità del dialogo a tutti, tutti”.

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ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2022 10:42

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